NewsGoogle si accorda con il Fisco italiano e versa 326 milioni di euro per imposte non versate

21 Febbraio 2025
Google-

Si apre un’inchiesta verso Google Ireland Limited che riguarda l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi dal 2015 al 2019 generati in Italia. Ma già nel 2017 l’azienda era stata sanzionata per gli stessi motivi.

Google non è nuova a regolamenti fiscali con l’Italia. Nel 2017, la multinazionale aveva già versato 306 milioni di euro per chiudere i debiti tributari accumulati nei 15 anni precedenti. Inoltre, questo ha portato la Procura di Milano, negli ultimi anni, ad aprire numerose indagini sulle grandi aziende tecnologiche che dominano il settore dell’informatica, della tecnologia e dell’high-tech, concentrandosi su questioni fiscali e imposte non versate.

L’indagine della Procura milanese, coordinata dai PM Cavalleri Giovanna, Cristiana Roveda e Polizzi Giovanni era emersa nel giugno del 2023 e riguardava la presupposta evasione fiscale di quasi 900 milioni di euro, legata ai server e ai servizi tecnologici attivi in Italia, alla vendita di spazi pubblicitari e ai mancati pagamenti delle imposte sui ricavi generati.

Nel dettaglio, i riscontri della Procura hanno sottolineato che l’azienda di Google, in relazione alle attività svolte in Italia, non aveva dichiarato né versato le imposte sui redditi generati nel Paese, operando attraverso una presunta “stabile organizzazione occulta” costituita da server e infrastrutture tecnologiche indispensabili per il funzionamento della piattaforma di servizi digitali.

Ma da quanto espresso dai PM nell’istanza di archiviazione, si è trattato però, di una condotta che non ha violato alcuna norma tributaria e, data la presenza di elementi di incertezza interpretativa, per la Procura è impossibile formulare una ragionevole previsione di condanna con riferimento alle ipotesi di reato.

Così La big-tech al termine della fase di accertamento, il 14 novembre, chiude la disputa fiscale con l’Agenzia delle Entrate italiana versando 326 milioni di euro, di cui oltre 265 per omesse ritenute, comprese sanzioni ed interessi, e oltre 60 milioni a titolo di Ires e Irap. Di conseguenza sulla base dell’accordo e del pagamento effettuato, la Procura di Milano, il 19 novembre, ha presentato al giudice una richiesta di archiviazione dell’indagine per evasione fiscale a carico della società. La decisione è riportata in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola di Milano.

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