NewsScopri il Patent Box: come sfruttare le deduzioni fiscali per brevetti e innovazione

2 Aprile 2025
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Il “Patent Box” è una misura fiscale vantaggiosa che consente alle imprese di dedurre, ai fini IRES, IRPEF e IRAP, una percentuale pari al 110% delle spese sostenute per lo sviluppo di brevetti, software protetti da copyright, disegni e modelli registrati. Questo incentivo è oggi applicabile a tutte le tipologie di imprese, comprese ditte individuali, società di persone e società di capitali, ed è compatibile con il credito per la Ricerca e Sviluppo previsto dal DM 26 maggio 2020.

Spese deducibili con il Patent Box

Le spese che possono beneficiare dell’agevolazione includono:

  • I costi del personale, sia a tempo determinato che indeterminato.
  • I compensi degli amministratori.
  • Le spese per contratti di ricerca o consulenze esterne.
  • I costi relativi a beni strumentali, come le quote di ammortamento o i canoni di leasing.
  • Le spese per materiali utilizzati nelle attività di ricerca, sviluppo, innovazione e protezione legale dei beni immateriali.

Questi costi devono essere direttamente collegati alle attività di ricerca, sviluppo, innovazione, design o protezione legale dei beni immateriali.

Attività agevolabili con il Patent Box

Sono agevolabili con il Patent Box le attività classificabili, come:

  • ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • innovazione tecnologica;
  • design e ideazione estetica,

così come disciplinate dal D.M. 26 maggio 2020 (Decreto che disciplina il credito per le attività di Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, di design e ideazione estetica – c.d. Credito RSID). Tali attività sono agevolabili sia se svolte internamente all’impresa che commissionate a terzi quali università/enti di ricerca o società di consulenza (purché le stesse non appartengano allo stesso gruppo dell’impresa- non sono quindi deducibili i costi inter-company). È inoltre agevolata la tutela legale dei diritti sui beni immateriali (spese per rinnovo, estensione, protezione di un brevetto etc.)

 

Benefici Fiscali del Patent Box: come Funziona

Il beneficio fiscale del Patent Box si concretizza nella riduzione della base imponibile IRES, IRPEF e IRAP, attraverso la deducibilità al 110% dei costi ammissibili. A differenza di altre agevolazioni che si traducono in un credito d’imposta, il Patent Box riduce direttamente l’imposta da pagare. Per accedere a questo regime agevolativo, le imprese devono esercitare un’opzione durante la dichiarazione dei redditi, con un regime opzionale della durata di cinque anni.

Per una società di capitali con un’aliquota IRES del 24% e un’aliquota IRAP del 3,9%, il beneficio consiste in un risparmio fiscale pari al 27,9% del 110% dei costi agevolati. Ad esempio, se i costi agevolabili ammontano a 100.000 euro, la riduzione della base imponibile sarà di 110.000 euro, con un risparmio fiscale di circa 30.690 euro, ovvero il 30,69% del costo agevolato.

In che momento si può accedere al Patent Box ed il meccanismo di “recapture”

Per brevetti, disegni e modelli il contribuente può usufruire del Patent Box a decorrere dal periodo d’imposta in cui gli stessi ottengono la registrazione (e nei successivi) mentre nel caso dei software i costi sono agevolabili già dell’anno in cui lo stesso è stato “creato” (senza dover attendere la sua registrazione in SIAE).

Per permettere il pieno recupero ai fini del Patent Box delle spese sostenute prima dell’ottenimento della registrazione, la legge prevede che si agevolino con il Patent Box non solo i costi dell’anno di registrazione ma anche quelli degli anni precedenti, fino ad un massimo di 8 (c.d. “recapture”).Ad esempio, un brevetto la cui registrazione si ottiene nel 2024 può optare per il Patent box nella dichiarazione dei redditi relativa al 2024, portando in diminuzione dall’imponibile Irpef, Ires, Irap sia i costi del 2024 (se ci sono) che quelli degli anni precedenti (dal 2016 al 2023 compresi).

Possibile ottenere la c.d. Penalty Protection

Nel caso di eventuali future contestazioni dell’entità del beneficio non vengono irrogate sanzioni né richiesti interessi qualora il contribuente abbia predisposto idonea documentazione esplicativa delle attività svolte e delle spese sostenute per il loro svolgimento.

Questi aggiornamenti sono significativi per le imprese che continuano a investire in ricerca e sviluppo, poiché, nonostante la riduzione del credito d’imposta nel 2025, l’agevolazione rimane una risorsa utile per ridurre il carico fiscale e incentivare l’innovazione tecnologica.

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